Furci Siculo. Associazione Culturale Tamaricium nuovo C.d.A, Paolo De Sanctis Presidente.

Comunicato stampa –
Rinnovato recentemente, si è insediato il nuovo C.d.A. dell’ass. cult. Tamaricium di Furci
Siculo composto da Paolo de Sanctis presidente, Vittorio Gregorio vicepresidente,
Franco Romeo segretario-economo, Giuseppe Aicolino tesoriere e Santina Barbera,
Nina Foti, Carmelo Garufi, Janette Palella, Angela Rigano componenti. Un gruppo di
persone che, accomunato dalle stesse passioni e dalla stessa voglia di impegnarsi per il
bene comune, intende portare avanti l’attività di promozione sociale intrapresa
dall’associazione nel 2011.
«Un’associazione che si chiami culturale, ha detto il presidente, ha il dovere di contribuire
con idee e azioni concrete alla crescita umana, civile ed economica della comunità nella
quale opera. Il nostro obiettivo, ha aggiunto, è la crescita di Furci per favorire la quale
stimoleremo la partecipazione attiva di ciascun cittadino. Ma, ha precisato, è evidente che
al giorno d’oggi è necessario superare le logiche campanilistiche e ragionare in termini di
sviluppo complessivo del comprensorio.
Come andiamo dicendo da tempo, scomparse dalle nostre zone le attività economiche
tradizionali della pesca e dell’agrumicoltura, occorre creare un nuovo assetto economico
che non può che essere basato sul turismo, ma le forze politiche, amministrative e
finanziarie, regionali e provinciali, non hanno considerato prioritario il suo sviluppo nel
territorio, venendo meno ai loro compiti istituzionali che sono quelli di creare i
presupposti per favorire e incoraggiare le opportunità di una crescita economica e
lavorativa e con esse un’alternativa di lavoro ai giovani costretti, proprio per la loro
assenza, ad emigrare.
Allora che fare?
Nella convinzione che “la cultura” contribuisca notevolmente a creare turismo, ecco
alcune idee che potrebbero favorirlo. La nostra associazione, in simbiosi con le altre
sparse nel territorio, dovrà immaginare e quindi preparare cinque o sei importanti eventi
culturali, da realizzarsi nel comprensorio, unici nel loro genere o almeno non comuni, di
rilevanza nazionale, che abbiano una vasta eco, tale da interessare la loro immissione
nelle locandine e negli itinerari turistici suggeriti, dagli operatori del settore, al mercato
turistico nazionale ed internazionale. Tutti i comuni ad esso appartenenti, ogni anno, a
rotazione, ospiteranno e organizzeranno queste iniziative. Il ritorno di immagine ed
economico per ognuno di loro, sarà eccezionale, con un afflusso turistico ora
inimmaginabile.
Naturalmente verranno tralasciate le manifestazioni che, pur essendo degne del più
assoluto rispetto, hanno un respiro locale, sono spesso ripetitive e sovrapponibili, per
non sprecare energie e risorse economiche da convogliare invece nel progetto unitario
prima indicato.
Questo auspica e propone l’ass. Tamaricium e in questa prospettiva è disponibile, per
esempio, a spogliarsi della paternità del premio artistico-letterario LA FINESTRA e
dargli una dimensione comprensoriale.
Utopia? Forse, ma questo è l’unico modo per contribuire concretamente alla costruzione
di un futuro migliore ».
Paolo de Sanctis.