LO SPACCIATORE DI IDEE. ANTONIO, UNO DI NOI

di Carmelo Bucolo ( un Siciliano al Nord )
L’ennesimo ragazzo italiano, diligente e impegnato nel suo lavoro, ha perso la vita a Strasburgo per mano di un terrorista. Che stavolta le cose sono diverse me ne accorgo subito. Le dita inciampano sui tasti. La consueta sicurezza con la quale normalmente scrivo, stasera mi ha abbandonato. Mi sento insicuro, titubante, impacciato. Non ho una scaletta a cui far riferimento, né uno straccio di documento per descrivere ciò che non ha più senso descrivere. Un atto infame. Le parole vengono fuori senza un filo conduttore, senza un prima e un dopo, apparentemente prive di quell’anima di cui solitamente sono pregne. Non chiedetemi l’ironia e il sarcasmo che normalmente sono presenti nei miei interventi, per non parlare di quell’atteggiamento compiacente che, sebbene in modo discreto, ammetto di usare per catturare l’attenzione di chi per sbaglio dovesse imbattersi nei miei scritti. Stasera non è aria. Antonio era, come tutti gli altri ragazzi italiani uccisi all’estero, la meglio gioventù di un’Italia ingrata e ingiusta, distratta e pigra, indolente e superficiale. Antonio Megalizzi non era uno di noi. ANTONIO ERA MEGLIO DI NOI. DI TUTTI NOI.
Carmelo Bucolo