“La Sicilia, sull’archeologia marina, è un modello da esportare in tutta Italia. L’unica Regione che si è dotata di una Soprintendenza del Mare. L’Italia ha tanti siti archeologici sottomarini”.

Comunicato Stampa –
La Soprintendenza del Mare fu un’idea dell’archeologo Sebastiano Tusa nel 2003. Tusa è stato il primo Soprintendente del Mare, incarico che ricoprì dal 2004, fino all’11 Aprile del 2018.

Per il Presidente Nazionale degli Archeologi l’importanza della conoscenza.

Iotti: “Noi ci siamo. Il 22 Marzo, per la Giornata Mondiale dell’Acqua, abbiamo portato il Lago di Como in ben 120 scuole italiane. Potremmo far entrare in diretta video ed audio gli studenti di centinaia di scuole italiane anche nei siti archeologici che sono nelle splendide acque dell’Italia. Proteus nasce proprio per valorizzare e far vedere ciò che non si vede come ad esempio l’archeologia marina e la biodiversità sui fondali”.

“Gli archeologi possono dire la loro anche nella comunicazione e lo stiamo facendo. Ad esempio invitiamo archeologi che sono delle eccellenze anche nella comunicazione dell’archeologia. L’archeologo italiano Alessandro Fichera, anche durante la Borsa del Turismo di Paestum ci ha raccontato il suo magnifico scavo della Basilica Costantiniana di Betlemme. C’è ad esempio un esperimento di racconto dell’archeologia anche attraverso la radio. Dunque credo che oggi gli archeologi possano dire la loro anche sulla comunicazione”. Lo ha affermato Salvo Barrano, Presidente dell’Associazione Nazionale degli Archeologi Italiani, alla vigilia dell’importante Congresso Nazionale in programma ad Ostia ai primi di Aprile. Barrano ad esempio ha rilanciato con forza anche l’importanza dell’archeologia marina in un Paese come l’Italia.
Il modello che potrebbe essere esportato è quello della Sicilia.
“Sull’archeologia marina si può fare di più. In realtà l’archeologia marina, l’archeologia subacquea è attiva da tempo, oramai ha una lunga tradizione ma viene praticata un poco a macchia di leopardo e questo è un peccato perché in realtà tutta la costa italiana è ricchissima – ha concluso Barrano – e tutti i tratti a ridosso della costa sono ricchissimi di testimonianze. Un esempio, un modello è quello siciliano che si è dotato di una Soprintendenza del mare. Questo modello andrebbe replicato ed esteso a tutto il resto d’Italia”.

Proteus raccoglie la sfida.
“Dopo avere “allagato” le scuole di Italia – ha dichiarato Paola Iotti, Presidente di Proteus/Lab – siamo pronti a mettere a disposizione degli archeologi. Potremmo mettere in rete centinaia di scuole italiane e far entrare in diretta video ed audio gli studenti nei siti archeologici sottomarini che difficilmente i ragazzi potrebbero ammirare attraverso una partecipazione immediata. L’Italia è ricca di siti sottomarini lungo gran parte delle coste soprattutto del Sud. Proteus segue una metodologia innovativa per la conoscenza del territorio. Attraverso una tecnologia sofisticata che vede l’utilizzo in contemporanea di strumenti innovativi e dei social, Proteus/Lab sta puntando ad un nuovo modo di comunicare: portare nelle case, nelle scuole, il patrimonio italiano subacqueo. Con l’ausilio determinante degli archeologi subacquei potremmo riuscire in questa impresa davvero innovativa mettendo insieme anche più siti archeologici sottomarini della nostra Italia e portarli in diretta nelle aule, nelle scuole. Il 22 Marzo abbiamo portato il Lago di Como in 120 scuole italiane. Ecco come funzionano la nostra tecnologia ed il nostro metodo di divulgazione. Le classi singolarmente tramite la LIM o riunite in aula magna possono vedere in diretta e ascoltare, sempre in diretta il sub immerso sui fondali. I ragazzi possono parlare con lui tramite una chat, dunque con l’uso dei social, mentre nelle scuole giungono in diretta e solo in diretta le immagini del mondo sottomarino. In questo modo gli studenti di centinaia di scuole possono insieme fare domande agli esperti che in quel momento sono in immersione. Proteus/Lab è Centro di Didattica Ambientale, di livello nazionale, nato nel 1999, per la divulgazione scientifica e la promozione del territorio italiano. Benché le sue radici siano strettamente radicate al territorio insubrico, il Centro sviluppa progetti e attività didattiche in ambito nazionale ed internazionale incentivando lo studio, la conoscenza e la tutela dell’ambiente inteso come ricchezza da conservare e risorsa da promuovere. Il team è formato da professionisti che hanno maturato una pluriennale esperienza nell’ambito dell’educazione ambientale, dell’insegnamento, della ricerca scientifica, della divulgazione e della comunicazione ambientale. Collaborano naturalisti, biologi, geologi, guide ambientali, laureati in scienze della formazione e dell’educazione, docenti universitari, fotografi naturalistici, illustratori ed esperti multimediali che apportano la propria esperienza professionale nella progettazione e nella realizzazione dei percorsi didattici. La caratteristica principale di Proteus è quella di associare ai contenuti rigorosamente scientifici un linguaggio divulgativo lineare e accessibile a tutti. Proteus infatti si rivolge ad ogni fascia d’età, in diversi contesti quali quello scolastico, quello delle università, delle associazioni culturali, della formazione e dell’ecoturismo, promuovendo attività che incentivano la conoscenza degli aspetti naturali e culturali, in particolare del territorio lariano, insubrico e lombardo”.

Chi è Paola Iotti
Paola Iotti fondatrice nel 99 del centro di didattica ambientale e divulgazione scientifica ProteusLab di Como di cui attualmente é presidente. Socio fondatore di Istituto per gli Studi sul mare di Milano. Educatrice ambientale, membro della commissione formazione e aggiornamento di AIGAE, guida e istruttore subacqueo da anni si occupa di divulgare l’ecologia delle acque dolci e marine. Formatore per il Canton Ticino sull’ittiologia e gli allevamenti da ripopolamento
Ha studiato in Italia,Francia e Svizzera scienze naturali e tecniche di pedagogia attiva e accompagnamento in natura

Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Proteus/LAB – Tel 392 5967459.