LO SPACCIATORE DI IDEE. IL SENSO LAICO DELLA PASQUA

di Carmelo Bucolo ( un Siciliano vero al Nord )

Tra qualche giorno, noi tutti ci apprestiamo a commemorare PASSIONE, MORTE e RESURREZIONE di GESU’ CRISTO. Ma al di là dei simboli, della religione e di tutto ciò che ne consegue, vorrei esprimere il mio pensiero che intende essere scevro da qualsiasi condizionamento o abitudine di facciata. Il significato paradossale laico e religioso della Pasqua coincidono. L’uomo può “risorgere” raggiungere la gioia e la pienezza di vita solo se esce da sé per abbassarsi ed andare incontro a chi soffre. Non c’è molto altro da dire. Se non che imparare il mestiere di vivere non è affatto banale perché bisogna avere l’umiltà di accettare questo paradosso e anche il fatto che non siamo noi a fare le regole, né possiamo cambiarle. Come il pesce non può decidere di passare la propria vita fuori dall’acqua. E’ il vero problema dell’essere umano moderno (reso quasi onnipotente per molti aspetti della sua vita dalla tecnologia) è la mancanza di umiltà. La vera “inefficienza” del genere umano è che una parte enorme dell’umanità (in parte perché costretta da circostanze avverse) vive solo il lato oscuro dell’esistenza (povertà, guerre, odio, avidità) o contribuisce ad estenderlo senza gustare le bellezze del lato luminoso (splendore della natura, amore, solidarietà). E’ questa inefficienza che dobbiamo ridurre o combattere. Non possiamo fare le regole. Possiamo solo scegliere se essere parte del problema o della soluzione. E se facciamo un’opzione fondamentale per la seconda possibilità abbiamo infinite possibilità di realizzarla per tante vie diverse. Ed è su questa scelta che si gioca la nostra vita. Abbiamo davanti spartiti bellissimi da scrivere. Per sentieri faticosi ma possibili. Gli ideali, quando sono veri, smuovono davvero le montagne, diventano attraenti, fanno germogliare scelte di vita pure, normali che non conoscono l’impossibile. È possibile vedere gli occhi di un bambino e il suo grande sogno senza spegnerlo. È possibile per un uomo e una donna rimanere insieme per tutta la vita. È possibile non rimpiangere i bei tempi e invecchiare senza mollare mai. È possibile avere grandi responsabilità e servire. È possibile cambiare vita se ho sbagliato. È possibile cambiare il mondo nonostante la paura e gli errori. È possibile sentire l’urlo di chi piange e il silenzio di chi implora. È possibile cogliere una lacrima non ancora pianta o un dramma nascosto. È possibile vedere il sole anche quando non c’è, le stelle non ancora spuntate. È possibile non farsi fermare dalla paura. Nemmeno dal fango, perché dal fango può nascere e rinascere sempre un uomo.” Per i credenti la relazione con Dio rappresenta una forza enorme che aiuta a camminare in questa direzione, con vie e e percorsi che aiutano ad alimentare l’energia necessaria per percorrerla. Ma per credenti e non credenti la via è una sola ed è quella indicata dal paradosso della Pasqua.