AMICIZIA: IL PIACERE DI STARE ASSIEME ( 5a geometri dopo 41 anni )

LO SPACCIATORE DI IDEE di Carmelo Bucolo ( un Siciliano vero al Nord in vacanza in Sicilia ).

Mercoledi 31 luglio 2019, presso la Taverna Re Mare di Furci Siculo, si è tenuto il consueto incontro conviviale per festeggiare i 41 anni dal diploma avvenuto nell’anno 1977/78. E’ un appuntamento immancabile (salvo l’assenza giustificata di alcuni colleghi) che ogni anno tutti noi viviamo con grande entusiasmo e partecipazione. Molti di noi, per motivi di lavoro o perchè residenti altrove, si rivedono solo in questa occasione che diventa quindi, motivo di ricordi, aneddoti e scherzi, che rappresentano un modo per esorcizzare il tempo passato e, in qualche modo, ritornare per una sera ad essere i ragazzi di allora. Allegri, spensierati e gioviali. Non conta chi eravamo, chi siamo diventati o dove ci troviamo. La fratellanza, l’affetto e la solidarietà sono rimasti immutati. Certo, affiora quà e là qualche capello bianco, qualche chilo di troppo, ma la voglia di stare insieme di ridere e scherzare è sempre la stessa. A dare lustro alla cena è intervenuto anche il nostro mitico Prof. Gaetano Moschella con il quale abbiamo rivissuto i momenti più significativi di quella stagione indimenticabile che ci ha visti protagonisti e nella quale abbiamo sostenuto l’Esame di Maturità. Poi, ognuno ha preso la propria strada, ha inseguito i propri sogni, ha rincorso speranze e aspettative. Ma ciò che conta è essere qui è ora. Ecco i magnifici 12:
1) Prof. Gaetano Moschella ( “U CAZZUSARU”)
2) Filippo Andò
3) Filippo Triolo
4) Giuseppe Crisafulli
5) Giuseppe Miuccio
6) Carmelo Miuccio
7) Franco Briguglio
8) Giovanni Uscenti
9) Antonino Cacciola
10) Paolo Gentile
11) Tino Di Bella
12) Carmelo Bucolo.

Oggi rapidamente si diventa amici e rapidamente si cessa di esserlo. L’amicizia basata sull’interesse dura poco. In questo caso si rivela accidentale e cessa quando l’utile viene meno. Quando invece è un sentimento spontaneo e genuino, fondato sulla virtù, l’amicizia è stabile e duratura. Ma dove troviamo il tempo per l’amicizia? Non è il tempo che ci manca, è la capacità di stare l’uno con l’altro in quella forma intermedia che non è la fusione dell’amore e neppure l’anonimato dei rapporti impersonali, è la capacità di muoverci in quella zona di confine tra le prescrizioni della ragione e quegli sprazzi di follia che di continuo attraversano la nostra anima e che solo l’amicizia sa accogliere. Perché proibirci questo spazio? TUTELIAMO L’AMICIZIA, PROTEGGIAMOLA. Forse è l’unico spazio che ci rimane per un residuo di sincerità, una sorta di riunificazione con noi stessi. A meno che ciascuno non sia diventato per se stesso il maggior ingombro da evitare, quando non da affogare con le cose da fare, per non trovarci mai a tu per tu con questo sconosciuto che lo sguardo accogliente dell’amico potrebbe incominciare a raccontare, a delinearne i contorni, a propiziarci l’incontro. È infatti la scoperta di noi quello che l’amicizia favorisce e propizia.