Non siamo mai soli con Cristo, ma un unico corpo

Ancora dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e trasmesso in streaming l’Angelus di Papa Francesco, a causa dell’emergenza sanitaria che ci affligge.

Prima di iniziare ha voluto porgere saluti e ringraziamenti ai sacerdoti della Lombardia, regione particolarmente colpita dal virus, che in questo momento sono vicini ai fedeli e non li fanno sentire abbandonati.

Il brano di oggi è tratto dal Vangelo di Giovanni (4,5-42), in cui Gesù e i suoi discepoli incontrano una donna samaritana, popolo che a quel tempo era considerato eretico dai Giudei. Gesù nonostante questo non perde l’occasione di dare testimonianza, chiedendo alla donna dell’acqua e paragonandola poi allo Spirito Santo attraverso il termine “il mistero dell’acqua viva ”.

Spiega Francesco: “ Da una parte, l’acqua come elemento essenziale per vivere, che appaga la sete del corpo e sostiene la vita. Dall’altra, l’acqua come simbolo della grazia divina, che dà la vita eterna […] allontanarsi da Dio, fonte di acqua viva, e dalla sua Legge comporta la peggiore siccità.”

E’ una certezza: “ Chi ha sete di salvezza può attingere gratuitamente da Gesù, e lo Spirito Santo diventerà in lui o in lei una sorgente di vita piena ed eterna. La promessa dell’acqua viva che Gesù ha fatto alla Samaritana è divenuta realtà nella sua Pasqua: dal suo costato trafitto sono usciti -sangue ed acqua-. Cristo, Agnello immolato e risorto, è la sorgente da cui scaturisce lo Spirito Santo, che rimette i peccati e rigenera a vita nuova.

E infine dichiara il Santo Padre: “la salvezza non sta nelle cose di questo mondo, che alla fine producono siccità, ma in Colui che ci ha amati e sempre ci ama: Gesù nostro Salvatore, nell’acqua viva che Lui ci offre.”

Alla fine ha voluto rinnovare la sua vicinanza a chi soffre e a chi lotta “Uniti a Cristo non siamo mai soli, ma formiamo un unico Corpo, di cui Lui è il Capo”.