LO SPACCIATORE DI IDEE. L’EDUCAZIONE FINANZIARIA SPIEGATA AI RAGAZZI

di Carmelo Bucolo ( un Siciliano vero al Nord )

In qualità di docente di discipline aziendali, vorrei trattare un tema che vivo da vicino e che riguarda soprattutto i ragazzi. Gli allievi che accedono alle Scuole Superiori e si trovano ad affrontare per la prima volta un corso di Economia Aziendale, risultano totalmente sprovvisti degli aspetti basilari dell’educazione finanziaria. Un tema che, al di là dell’aspetto didattico, appare ancora più importante in tempi di crisi economica. Una delle cose che a parer mio, caratterizza la società odierna è che di un bene spesso conosciamo il prezzo, ma che non sappiamo attribuirgli un valore. A tal proposito vorrei dare un contributo, suggerendo alcuni consigli per dar seguito a delle azioni pratiche che favoriscano nei ragazzi una consapevolezza sul ruolo del denaro. Occorre dire che lo sviluppo di un pensiero economico nel bambino avviene tra i 5 e i 6 anni. In questa fase occorre dunque parlare di denaro in maniera indiretta, ad esempio, tramite fiabe che trasferiscono il senso del risparmio oppure sfruttando la capacità di osservazione dei bambini per fargli apprendere dei comportamenti che si vogliono incentivare. Superata questa prima fascia di età, ritengo se ne possano individuare tre nelle quali sia possibile intervenire in maniera più diretta: dai 5 ai 10 anni, dagli 11 ai 13 anni, e gli anni dell’adolescenza.

DAI 5 AI 10 ANNI

Tra i 5 e i 7 anni, è possibile introdurre il concetto di denaro, spiegando anche che le cose hanno un costo. In questa fase potrebbe essere utile l’acquisto di un salvadanaio trasparente per mostrare come si accumulano i soldi. Si può iniziare a parlare in forma elementare delle banche, delle fonti di denaro e introdurre la paghetta. L’obiettivo in questo caso è permettere al bambino di potersi concedere cose, giocando al contempo con il senso di responsabilità. Tra gli 8 e i 10 anni, il genitore può spingersi oltre, aprendo ad esempio un libretto di risparmio. L’importante è responsabilizzare il bambino e coinvolgerlo nella gestione.

DAGLI 11 AI 13 ANNI

A questa età è importante non concedere tutto ciò che viene richiesto perchè questo porta ad acquisire una cattiva gestione del denaro e del suo valore. In questa fase è consigliabile spiegare il funzionamento delle carte di credito e del bancomat e iniziare a introdurre concetti legati agli investimenti, introducendo il linguaggio finanziario.

GLI ANNI DELL’ADOLESCENZA

Attorno ai 14 -15 anni, infine, si può permettere al ragazzo/a di sperimentare dei lavoretti part-time e consentirgli/le di aprire un proprio conto in banca da considerare come un fondo cassa nel quale investire i propri risparmi per delle spese future importanti ( Università, Corsi di lingua all’estero, Corsi di formazione ).