di Tiziana Mazzaglia
Era il 1994 e stavo per compiere 18 anni. In tutte le radio passavano ininterrottamente le nuove canzoni degli 883: Come mai, Sei un mito, Hanno ucciso l’Uomo Ragno. Due ragazzi di Pavia, proprio come me. Erano gli ex compagni di scuola degli amici di mia sorella, e ai tempi li si vedeva ancora in un bar in quel di via Ludovico il Moro. Mauro non l’ho mai incontrato: era già volato all’estero in cerca di cinema e avventure. Ma Max… Max sì. Lo vedevo spesso in città, anche nel negozio dei suoi genitori.
Mi firmava gli autografi con gentilezza e semplicità. Ho conservato tutto: articoli, ritagli, canzoni. Max, ora mi devi un’intervista. Non puoi dirmi di no! Ma chi sono gli 883, o meglio chi sono stati e come è iniziata la loro avventura? Max Pezzali e Mauro Repetto si conoscono durante il liceo e condividono la passione per la musica. Nel 1989 partecipano al programma televisivo “1, 2, 3, Jovanotti!” con il nome “I Pop”. Sebbene la partecipazione non porti a un successo immediato, il duo decide di continuare il progetto, cambiando il nome in 883, ispirandosi al modello di moto Harley-Davidson Sportster 883, simbolo di libertà e ribellione. La svolta arriva con l’incontro di Claudio Cecchetto, che produce il loro primo album, Hanno ucciso l’Uomo Ragno (1992). Il disco conquista il pubblico giovane per la sua immediatezza e i testi, che raccontano situazioni comuni con un linguaggio semplice e diretto. Il secondo album, Nord Sud Ovest Est (1993), consolida il successo degli 883. Contiene brani come Sei un mito, Come mai e la title track Nord Sud Ovest Est, che diventano veri e propri inni generazionali. L’album vende oltre 1.350.000 copie e vince il Festivalbar 1993 nella sezione album. Il brano Come mai è una delle poche tracce melodiche in un album in cui prevalevano pezzi per lo più rockeggianti. In una intervista radiofonica a Radio Deejay, Max Pezzali rivelò di aver scritto la canzone per Massimo Ranieri. Nel 1994, Mauro Repetto decide di lasciare il gruppo e si trasferisce negli Stati Uniti per seguire altre passioni. Questo segna un punto di svolta per gli 883: Max Pezzali resta l’unico membro e assume il controllo completo del progetto, collaborando con altri musicisti e autori. Il primo album senza Mauro Repetto, La donna, il sogno & il grande incubo (1995), è un successo. Contiene brani come Senza averti qui e Tieni il tempo, che vinse il Festivalbar. L’album vende più di un milione di copie, risultando uno degli album più venduti in quell’anno. Nel 1998 esce il film Jolly Blu, con nel cast, accanto a Max Pezzali, Jovanotti, Saturnino e Alessia Merz.
Nonostante non sia un grande successo al botteghino, diventa un instant cult. Nel 2024, la serie televisiva Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883 racconta gli esordi del gruppo musicale 883 nella Pavia degli anni novanta. Gli 883 hanno saputo raccontare la vita quotidiana, l’adolescenza e i sogni di una provincia italiana in rapido cambiamento. Con oltre 10 milioni di dischi venduti e numerosi premi, tra cui tredici Telegatti e tre World Music Awards, hanno lasciato un’impronta indelebile nella musica italiana. In questi giorni, Pavia si è trasformata in un vivace set cinematografico per le riprese della seconda stagione della serie televisiva dedicata agli 883, intitolata Nord Sud Ovest Est. Le riprese, iniziate il 12 luglio 2025, proseguiranno fino al 26 luglio, coinvolgendo numerose location iconiche della città. Il campo base della produzione è stato allestito in piazza Stefano Ciceri, ma le riprese si estendono anche ad altre zone
significative, tra cui viale Argonne, via Giovanni Morosi, corso famiglia Cairoli, via Angelo Gilardelli, piazza Emanuele Filiberto, viale Bligny e via Lazzaro Spallanzani. Questi luoghi sono stati scelti per ricreare l’atmosfera degli anni ’90, periodo in cui gli 883 hanno raggiunto l’apice del successo. La serie, prodotta da Sky Studios e Groenlandia, è diretta da Sydney Sibilia e vede come protagonisti Elia Nuzzolo nel ruolo di Max Pezzali e Matteo Oscar Giuggioli in quello di Mauro Repetto. Ma le riprese non si limitano a Pavia: alcune scene sono state girate anche a Milano, presso la stazione centrale e l’Alcatraz, trasformato per l’occasione nel leggendario Rolling Stone, e a Roma, dove il parco acquatico Hydromania ha ricreato l’Acquafan di Riccione degli anni ’90. La prima stagione della serie, Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, ha riscosso un grande successo, raccontando la nascita del duo musicale e il loro impatto sulla scena pop italiana. La seconda stagione promette di approfondire ulteriormente la storia degli 883, esplorando nuovi aspetti della loro carriera e della loro amicizia. Per i fan degli 883 e gli appassionati di musica italiana, questa è un’opportunità unica per rivivere la magia degli anni ’90 e scoprire i luoghi che hanno fatto da sfondo alla storia del gruppo. Pavia, con le sue strade e piazze, si conferma ancora una volta protagonista di un racconto che ha segnato un’intera generazione. In fondo, gli 883 non sono solo un gruppo musicale: sono un pezzo di memoria collettiva, un’eco di gioventù che torna a vibrare nelle vie di Pavia. Rivederli prendere vita sullo schermo, nei luoghi in cui tutto è cominciato, è come riaprire un vecchio diario e ritrovarci dentro le emozioni di un’intera generazione. E chissà, forse anche Max, passando per la sua città, sentirà quella stessa nostalgia dolceamara. Perché certe canzoni, come certi ricordi, non smettono mai di suonare: “non c’è storia in questa città, nessuno si diverte e mai si divertirà”, ma grazie agli 883 il divertimento è assicurato anche con più di ’40 gradi!
Dr.ssa Prof.ssa Tiziana Mazzaglia
Giornalista pubblicista
