Ci sono film che guardi, e film che ritrovi. Raustina, la nuova opera di Carmelo Coglitore, musicista che alla definizione di regista preferisce quella di “arrangiatore di immagini”, appartiene alla seconda categoria: un docufilm che non solo racconta una comunità, ma la restituisce a chi la vive.
La prima proiezione nazionale al Cinema Vittoria di Alì Terme ha regalato alla platea strapiena un viaggio emotivo sorprendente. Un viaggio che forse non sapevi di voler fare, ma di cui avevi segretamente bisogno. E quando finisce, ne vorresti ancora.
In sala scorrono i volti di personaggi noti del paese, figure caratteristiche che sembrano uscite da un racconto di Andrea Camilleri ma che invece fanno parte della quotidianità di Furci Siculo. Raccontano la pesca 
della raustina, citano soprannomi (le celebri ‘nciurie) e usano banniate antiche che suonano familiari come il profumo di casa dei nonni.
Chi, come me, vive qui sorride riconoscendo storie e nomi, chi arriva da fuori percepisce l’autenticità di una tradizione che non ha bisogno di essere spiegata, perché la si sente respirare.
Si ride. Di cuore. Perché la vita dei pescatori di una volta, nella sua ruvida semplicità, era intrisa di ironia naturale, di quella comicità che nasce dalla verità delle cose.
E al tempo stesso ci si ritrova a immaginare una vita antica, fatta di fatica, mani callose, bestemmie e preghiere pronunciate nella stessa frase. Una vita che non esiste più, ma che il film riesce a far rivivere senza retorica: solo attraverso voci vere, sguardi veri, storie vere.
Coglitore si muove come un musicista anche dietro la macchina da presa. Non monta: arrangia.
E alcuni primi piani, accompagnati soltanto dal respiro della musica, diventano pura poesia visiva.
Tra le sequenze più toccanti, un omaggio silenzioso e profondissimo a suo padre Gabriele, che guarda il mare come se sperasse che la risacca delle onde gli restituisse la sua giovinezza insieme ai ricordi. Un frammento di umanità così delicato da restare addosso.
Il film nasce dalla rassegna Un mare di arte e cultura, sostenuta dal Comune di Furci Siculo e dall’Assessorato alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica della Regione Sicilia, che nell’estate 2025 ha celebrato la sua quinta edizione. Da quei quattro giorni di musica e tradizione nasce questo docufilm di 29 minuti, prodotto da Piero Siclari.
Le prossime date:
• 18 novembre 2025 – Facoltà di Architettura, Reggio Calabria
• 20 novembre 2025 – Cartoline Rock, Reggio Calabria
• 24 novembre 2025 – Teatro Der Mast, Brescia
• 30 novembre 2025 – Il Cantiere, Roma
Raustina è un piccolo grande atto d’amore verso una comunità e verso il mare. Un racconto che restituisce dignità a un mestiere antico e valore alle relazioni umane che tengono vivi i paesi. Un film che fa sorridere, ricordare e – soprattutto – sentire.
Ed è proprio questo il cuore del cinema che amiamo raccontare: storie autentiche, che fanno bene.
Come la nostra Radio Empire: solo bella musica e buone notizie.
Carolina Foti
