C’è una nuova campionessa nel mondo della sommellerie italiana. Il suo nome è Ilaria Lorini, appartiene ad AIS Toscana e ieri, alla Stazione Leopolda di Firenze, ha conquistato il titolo di Miglior Sommelier d’Italia 2025 – Premio Trentodoc. Ilaria ha trasformato l’emozione in una performance straordinaria. È stata una finale di altissimo livello, che ha visto sul podio anche Artur Vaso e Andrea Montini, entrambi di AIS Lombardia, che si sono aggiudicati un meritatissimo secondo e terzo posto dopo una serie di prove da far tremare i polsi. La vittoria di Ilaria è arrivata al termine di una sfida estenuante, e a consegnarle il premio sono stati il Presidente Nazionale Sandro Camilli e Stefano Fambri, Presidente dell’Istituto Trentodoc. Le sue prime parole, “un’emozione incredibile“, riassumono lo stato d’animo di tutta l’associazione, che oggi festeggia il suo talento. Ma la Leopolda è stata anche il teatro di altre due premiazioni. Un applauso è andato, infatti, anche ad AIS Campania, vincitrice del Premio Surgiva con il progetto Percorsi di vite. L’iniziativa è stata lodata per la sua capacità di affrontare temi educativi complessi e che dimostra – ha detto il presidente Camilli – come la cultura del vino possa diventare un “motore fondamentale di innovazione” e un “veicolo di valore per la comunità“. Infine, Bruno Chiappani di AIS Trentino Centrale, Patrizia Morlacchi di AIS Livorno e Nicola D’Onghia di AIS Murgia sono i tre professionisti che si sono distinti per passione e competenza, aggiudicandosi le prestigiose borse di studio messe in palio dalla distilleria Bonaventura Maschio. I tre hanno brillantemente concluso il seminario di approfondimento sui distillati “La ricerca dell’eccellenza”, risultando i migliori per le macro-aree Nord, Centro e Sud Italia Ilaria Lorini è la Miglior Sommelier d’Italia 2025 – Premio Trentodoc, vincitrice di una finale combattuta alla Stazione Leopolda di Firenze. Presentata la Guida Vitae 2026, con la novità del volume digitale in inglese dedicato alle 400 selezioni in degustazione alla giornata. Questo evento è stato il trampolino di lancio per la presentazione della Guida Vitae 2026. L’evento “Vitae in deguSTAZIONE” ha celebrato l’intera famiglia AIS, premiando l’impegno sul territorio: “oggi è stato il ritratto perfetto di cosa sia l’Associazione Italiana Sommelier. Vedere per tutta la giornata i produttori, gli artefici di questa eccellenza, dialogare con i nostri sommelier, i loro narratori naturali, insieme alle centinaia di appassionati venuti a trovarci, è la dimostrazione fisica della nostra filosofia. Noi non siamo una guida che esprime il giudizio di un singolo. Siamo un’associazione, una rete di migliaia di professionisti presenti capillarmente in ogni territorio. La Guida Vitae è il risultato di questo immenso lavoro collettivo. È una bussola che creiamo tutti insieme per raccontare la fatica, la resilienza e la conquista quotidiana che sta dietro ogni bottiglia. La guida è viva, ed è qui, fatta di volti, strette di mano e assaggi condivisi“. Una guida con una vocazione ormai internazionale. AIS, infatti, sbarca ufficialmente sul mercato globale con un volume digitale in inglese dedicato alle 400 “selezioni speciali” dell’edizione 2026, divise in quattro percorsi unici: ci sono i 100 Grandi Vini, che includono le etichette “iconiche” note per posizionamento e valore assoluto; i 100 Migliori Vini di Territorio, che celebrano l’espressione più fedele e autentica del terroir; i 100 Vini Innovativi/Rivelazione, che premiano il coraggio di nuove interpretazioni e territori emergenti; e infine i 100 Vini Valore/Prezzo, che sottolineano la sostenibilità economica selezionando etichette dall’acquisto accessibile ma dall’elevato valore organolettico. “Il nostro vino parla al mondo e la nostra guida doveva fare lo stesso“, ha concluso il Presidente Nazionale AIS, spiegando la visione del progetto: “in un tempo di cambiamenti globali, Vitae vuole essere una bussola, un punto di riferimento che non giudica solo il prodotto, ma illumina il contesto e lo straordinario sforzo dei produttori, agendo come ambasciatore dell’identità italiana”.
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