“The Meeting” di Giuseppe Garufi

Comunicato stampa per “The Meeting”, scritto da Giuseppe Garufi

New York, NY — 26 novembre 2025 — Nel suo avvincente esordio The Meeting: Some Doors, One Crossed, Change Everything, l’autore Giuseppe Garufi intreccia una narrazione ricca e immaginifica che unisce storia personale, indagine scientifica e profonde domande esistenziali. Nato a Santa Teresa di Riva, in Sicilia, e residente oggi in Florida dopo anni trascorsi in Venezuela, Garufi infonde nel romanzo un intenso senso di identità e di legame con la propria terra natale. Riflettendo aspetti del percorso dell’autore, la vita del protagonista si dipana dall’infanzia in Sicilia fino a un percorso accademico e scientifico negli Stati Uniti, dove diventa professore universitario e membro della NASA.

Al centro della storia si trova un’idea affascinante e dirompente: e se l’incontro più straordinario della storia umana non fosse affatto finzione? Quando un gruppo selezionato tra le più grandi menti scientifiche e intellettuali del pianeta viene convocato per interrogare un enigmatico essere di origine sconosciuta, il loro dialogo diventa un portale verso la rivelazione. Attraverso una serie di scambi intensi e misurati, le risposte dell’entità sollevano i veli del mistero sulle origini dell’umanità, sulla natura del tempo e sui fragili confini tra verità e percezione.

Garufi fonde con maestria eventi reali e idee speculative, creando un racconto che appare allo stesso tempo concreto e trascendente. Mentre la linea fra immaginazione e realtà si dissolve, il lettore viene trasportato in una storia che non solo intrattiene, ma provoca, sfida. Temi come religione, filosofia e possibilità cosmiche vengono esplorati con sensibilità e curiosità, invitando lettori di ogni provenienza a confrontarsi apertamente con prospettive che possono oltrepassare le credenze tradizionali. Le sequenze di intervista rappresentano il nucleo emotivo e intellettuale del romanzo — dense, inquietanti, rivelatrici.

L’ispirazione per The Meeting nasce dalla curiosità che accompagna Garufi da tutta la vita, dal suo patrimonio culturale e dalla sua fascinazione per i misteri che plasmano la comprensione umana. Il suo intento era creare una storia capace di parlare tanto al cuore quanto alla mente, stimolando riflessioni sull’identità, sul senso dell’esistenza e sulle forze invisibili che potrebbero unirci attraverso il tempo e lo spazio.

Perfetto per i lettori che amano la narrativa filosofica, i racconti speculativi e le storie che intrecciano scienza e spiritualità, The Meeting offre un’esperienza letteraria potente, destinata a rimanere nella memoria ben oltre l’ultima pagina. Giuseppe Garufi è un autore di origine italiana la cui vita attraverso più continenti ispira la sua scrittura. Il suo lavoro affonda le radici nella memoria culturale, nell’esplorazione intellettuale e in una duratura fascinazione per le domande più profonde dell’umanità.

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Sinossi del Libro “The Meeting” di Giuseppe Garufi

E se l’incontro più straordinario della storia umana non fosse fantascienza — ma una verità nascosta, pronta ad emergere?

Quando un misterioso oggetto metallico precipita nel Midwest americano, il governo dichiara pubblicamente che si tratta di una innocua sonda atmosferica. Ma lontano dagli occhi del pubblico, la verità viene trasferita con discrezione in un’installazione militare classificata, nota come Area-59. All’interno del velivolo recuperato, le autorità scoprono qualcosa che non avrebbero mai immaginato: un essere dall’aspetto umano, dalla voce calma, e da un portamento che emana un’insolita, pacifica eternità.

Si fa chiamare Samuel.

Il governo degli Stati Uniti riunisce un gruppo d’élite di scienziati, teologi e studiosi per svelare il mistero di questo visitatore straordinario. Tra loro c’è il Professor Alessandro Raimondi, un fisico quantistico di origine italiana che ha dedicato la sua vita allo studio delle forze invisibili che governano l’esistenza. Raimondi si avvicina a Samuel non con paura, ma con profonda riverenza intellettuale, intuendo istintivamente che quell’incontro potrebbe ridefinire la comprensione umana della vita, della creazione e dello scopo.

A capo della struttura militare c’è il Generale Theodore Vesper, un comandante rigoroso ma riflessivo, che non considera Samuel un nemico, né tantomeno una minaccia, bensì una responsabilità senza precedenti. Sotto la sua supervisione, le interviste procedono con cautela, curiosità e un senso costante del loro immenso peso storico.

In una serie di conversazioni private, meticolosamente controllate, Samuel inizia a parlare. Prima piano, poi con crescente profondità. Le sue risposte intrecciano scienza, metafisica e qualcosa di ancora più antico e sfuggente. Ogni sessione mette in crisi i confini di ciò che Raimondi e gli altri esperti ritengono possibile. Samuel non si vanta, non manipola, non intimorisce; invece, demolisce le certezze umane con chiarezza, umiltà e una prospettiva che sembra estendersi ben oltre i limiti del tempo umano.

Eppure, più imparano, più il mistero si infittisce.

Samuel non rivela nulla sul motivo della sua presenza nella base.
Non offre spiegazioni su come il suo velivolo abbia viaggiato.
E non lascia intuire cosa intenda fare in seguito.
(Alla fine, lo rivelerà — ma solo al Professor Alessandro Raimondi.)

Questo silenzio deliberato diventa uno degli elementi più inquietanti dell’intero incontro.

Man mano che le interviste avanzano, gli esperti stessi diventano oggetto di trasformazione. Alcuni si sentono illuminati. Altri minacciati. Le decisioni prese all’interno di Area-59 iniziano a ripercuotersi all’esterno, toccando la politica, la sicurezza nazionale e le fondamenta stesse del pensiero umano. Raimondi, più di tutti, vede il proprio modo di concepire l’universo cambiare radicalmente — non per paura, ma per la crescente consapevolezza che l’umanità potrebbe aver frainteso il proprio posto nel cosmo per troppo tempo.

The Meeting è molto più di una storia di primo contatto.
È un confronto con la verità: la verità sull’esistenza, sulla fede, sulla coscienza e sulla fragile linea che separa ciò che l’umanità immagina… da ciò che è reale.

In questo racconto intimo e carico di tensione, Giuseppe Garufi fonde eventi reali, esperienze personali e una fiction accuratamente costruita, dando vita a una storia inquietantemente plausibile. Ogni risposta che Samuel offre apre una domanda ancora più profonda. Ogni silenzio suggerisce qualcosa di più grande. E ogni esperto che si siede davanti a lui comprende che alcune rivelazioni non arrivano facilmente… e altre non possono essere dimenticate.

Cosa chiederesti se l’essere più importante che tu abbia mai incontrato fosse seduto proprio davanti a te?
E vorresti davvero ascoltare la risposta?

“The Meeting” con e di Giuseppe Garufi

Intervista a Giuseppe Garufi

Ogni volta che io e Giuseppe Garufi ci incontriamo ed iniziamo a parlare, passano le ore: il tema del trascendente e dell’eternità appassiona entrambi.

Quando io illustro la mia opinione, ovvero che è scientificamente provata l’esistenza di quella che le religioni chiamano anima e che essa va ricercata in forme di vita in qualcuno dei miliardi di sistemi solari per noi ancora sconosciuti, passando dalla descrizione del paradiso come immaginato dai Cristiani alla teoria della reincarnazione ed al pensiero filosofico massone del Grande Architetto dell’Universo, spesso egli mi dice: <<ma come fai a sapere queste cose? sembra che hai letto il mio libro>>.

La mia risposta tra il serio ed il divertito spesso è: <<quando ci vediamo, parliamo ore di questi temi, non è che il tuo libro sia che la trasfusione su carta del Reboa pensiero?>>.

Il nostro appuntamento è al Caffè Europa, a Fort Lauderdale, in Florida, che è stato il primo bar / ristorante italiano di un certo livello di quella che viene definita non a torto la “Venezia d’America”.

Per il numero di Italiani presenti, registrati all’AIRE ovvero semplicemente abitanti di fatto, la Florida viene da me definita la 21ma regione italiana, piena di locali e ristorante con la bandiera tricolore.

Ma il fascino del Caffè Europa di Fort Lauderdale rimane unico, forse perché non è come in tanti ristoranti italiani, ove quasi nessuno parla la nostra lingua, qui si parla un inglese ed un italiano americanizzato, insomma si è in Italia, stando in America.

Giuseppe mi ha appena detto per telefono che la bozza del libro è pronta, così ho deciso di incontrarlo in veste di giornalista, piuttosto che di amico.

<<Allora Giuseppe, siamo qui a Fort Lauderdale a parlare di cosa? Puoi spiegare ai lettori di Ius & Polis di cosa stiamo parlando?>>. 

<<Stiamo parlando della prossima pubblicazione di un libro, che sarà anche il primo libro che pubblicherò. Dovrebbe uscire sul mercato prima di Natale>>.

<<Puoi svelarci finalmente il mistero, come si chiama questo libro? >>.

<<Il libro si chiama “The Meeting” (L’incontro)>>.

La battuta, conoscendo Giuseppe, mi viene istintiva: <<È un incontro erotico? Che tipo di incontro è? Perché, secondo me, il tuo pensiero è sempre rivolto agli incontri erotici. C’è almeno un incontro erotico all’interno della storia narrata?>>.

Giuseppe, sempre disponibile allo scherzo, si è ormai calato nell’abito mentale di autore intervistato, quindi risponde serio, senza concedere nemmeno un sorriso: <<No, non c’è niente di erotico, neanche lontanamente>>.

Lo incalzo: <<Non c’è niente di incontro erotico. C’è qualcosa di extraterrestre per caso?>>

<<Sì c’è un qualcosa di extraterrestre>>.

<<Extraterrestre o terrestre?>> 

<<Extraterrestre>>

Ci interrompe il cameriere, versandoci acqua Sanpellegrino e chiedendoci se si piacciono le bollicine, così la domanda è istintiva: <<Ci sono delle “bollicine” in questo libro?>>.

<< Ce ne sono e ce ne saranno tante. Anche perché ci sono delle cose che la gente non si aspetta, delle discussioni con qualcuno che non appartiene a questo mondo. Discussioni molto interessanti da un punto di vista tecnologico, religioso, politico e soprattutto per quel che riguarda il futuro dell’umanità>>.

Replico: <<Ma non appartiene a questo mondo, perché non è mondo politico, non appartiene a questo mondo perché non è un mondo umano o… qual è la bollicina che ci riservi qua dentro?>>.

<<Praticamente saranno messe in discussione molte delle credenze che noi abbiamo. La gente potrà valutarle e poi prendere una decisione per conto proprio. 

Io non voglio assolutamente imporre come principio ciò che non è la mia idea, ma il pensiero di questa persona che sarà interrogata. Ognuno prenderà in esame le risposte che la persona darà a degli scienziati, alla gente di cultura, le valuterà e, se riterrà opportuno, le potrà anche accettare>>.

Cerco di portarla sul religioso e sulla simbologia esoterica, puntando ancora una volta sul doppiosenso erotico, che è sempre presente quando si lanciano battute con un amico siciliano: <<Quindi c’è un triangolo?>>.

Ancora una volta il volto di Giuseppe è serio: <<è una forma di un triangolo. Potremmo dire così>>. Incalzo: <<Con tutti i significati che ci sono del triangolo?>>.

Giuseppe taglia corto: <<Non quello che tu pensi. Ritorno a dire che non c’è nulla di sessuale in questo libro. È assolutamente tecnologico>>.

Faccio l’ingenuo: <<Nessuna parlava in questo momento di sessualità. Forse sei tu che ci pensi sempre alla sessualità, anche in un’intervista>>.

Giuseppe<<Sono siciliano>>.

Colpito ed affondato!

Ma lasciamo perdere i sorrisi e passiamo alla nuova domanda: <<Io invece parlavo di altri triangoli. Parlavo di un significato esoterico>>. La risposta è seria e chiara <<Si. Decisamente sì>>.

Replico: <<Decisamente esoterico. Dacci qualche cosa di frizzantino, dacci una “bollicina” ulteriore>>.

<<Il libro di basa su fatti reali. Fatti realmente accaduti, nel passato nella mia vita e nel presente qui negli Stati Uniti. 

Questi avvenimenti sono poi filtrati attraverso la mia immaginazione e ciò che ne viene fuori è un racconto, che alcuni hanno definito “innovativo”, ma lascio questo ai prossimi lettori, a decidere loro ed eventualmente farmi sapere cosa loro ne pensano. 

Sono idee che io ho sempre avuto, le ho depositate in questo libro e lascio quindi ai lettori e alla loro immaginazione>>. 

Chiedo: <<C’è qualcosa di diverso oltre all’immaginazione. Ci sono anche conoscenze militari?>>

<<Si, esattamente. Ci sono conoscenze militari che io ho assimilato durante molti anni in Venezuela con le forze armate.

Riguardo alle bollicine di cui parlavi, ce ne saranno parecchie, perché nel libro si mettono in discussione tutte le conoscenze tecnologiche che, fino a questo momento, il mondo ha e tutte le conoscenze e le ideologie religiose che l’umanità ha sempre avuto. 

In questo libro si mette in discussione tutto ciò.

Quindi non vorrei dare più informazioni. Aspettiamo il libro venga pubblicato e, a quel punto, la gente lo valuterà>>.

Il cameriere si avvicina, pasta per lui, tartare di carne per me: <<E il titolo?>>.

<<Il titolo è “The meeting”, “L’incontro”

La prima versione sarà in inglese, la seconda sicuramente sarà in spagnolo, ma richiederò chiaramente all’editore di pubblicare anche una versione in italiano.

Sarà acquistabile, su Amazon, prima di tutto, presso le librerie di Barnes & Nobles e poi altre che onestamente non ricordo>>.

I piatti sono serviti, l’incontro giornalistico con l’autore, pure. Si alza il calice per brindare all’amicizia ed al successo del libro, che, come emerge tra un boccone e l’altro, potrebbe anche essere il copione di un film o di una serie televisiva.

Redazionale