Redazionale –
Sabato , dopo nove mesi di incontri i ragazzi che hanno frequentato i laboratori presso il teatro Val d’Agrò hanno messo i n scena ciò che hanno imparato. E’ stata una esperienza nuova per quanto riguarda questo genere di rappresentazioni teatrali ossia “il teatro emozionale” dove l’integrazione con gente comune, ragazzi speciali e migranti non ha rappresentato e non deve rappresentare differenze sociali bensì la normalità, siamo tutti figli di questa terra. Questo è quanto hanno sottolineato il bravissimo regista Fabio La Rosa e Cettina Sciacca che ha creduto fortemente nella realizzazione di questo progetto.
La rappresentazione , curata scritta e diretta dal regista Fabio La Rosa riprende in chiave emozionale i tanto ormai noti alla cronaca giornaliera,viaggi dei migranti che fuggono da guerre e miseria in cerca di una nuova vita. Come ben sappiamo non sempre tutti arrivano, i barconi sono sovraffollati e comandati da scafisti e trafficanti di vite senza scrupoli, molto spesso capita che alcuni trovino la morte in mare.
Il racconto di due migranti che realmente che realmente hanno affrontato un “viaggio”del genere ha arricchito ulteriormente di pathos la rappresentazione dei ragazzi “speciali” e non , che come sottolineato dallo stesso Fabio , privi di differenze.
Lo spettacolo ha suscitato forti emozioni facendoci immergere con la mente nel mondo dei “viaggi verso la speranza di una nuova vita”, dimostrando appieno le qualità del teatro emozionale di cui Fabio è il massimo esponente.
Noi spettatori non finiremo mai di dire grazie per le forti emozioni che ci avete regalato.
Servizio di Orazio Chillemi
