Amo la radio perché arriva dalla gente, entra nelle case e ci parla direttamente, e se una radio è libera, ma libera veramente, mi piace ancor di più, perché libera la mente. Eugenio Finardi, La radio (1976)
Il libro di Adolfo Rinaldi racconta la storia di una neo centenaria, la radio italiana, dal suo esordio fino ai giorni nostri.
Pensare alla storia della radio significa rievocare cento anni di intrattenimento e informazione, cultura e musica, trasmissioni e palinsesti, che hanno alimentato le emozioni, i sogni e i desideri dell’immaginario dei radioascoltatori.
Una lunga storia di successo e resilienza per uno strumento di comunicazione potentissimo abituato fin dagli esordi ad affrontare sempre nuove sfide e a gestire la complessità dei mercati nazionale ed estero con competenza e creatività, dinamicità e flessibilità.
Possiamo asserire che oggi la radio è più viva che mai, anche se, in certi momenti, ha rischiato di essere messa in ombra o di essere profondamente segnata dall’esperienza bellica.
Ogni volta è riuscita a superare i propri limiti, non solo grazie alla leggerezza e alla fluidità che le sono proprie, ma anche per il verificarsi di numerose novità tecnologiche che le hanno permesso di crescere, di rinnovarsi e di regalare sempre nuove emozioni ai suoi ascoltatori.
I nuovi scenari della fruizione, caratterizzati dalla diversificazione dei contenuti e dei formati dei mezzi di comunicazione, sono sempre più attenti agli interessi e agli stili di vita individuali. Si pensi alla vasta gamma delle emittenti radiofoniche oggi a disposizione e alla grande differenziazione di device che permettono una fruibilità senza limiti spaziotemporali.
Nel tempo la radio è riuscita non solo a plasmarsi e a rigenerarsi, ibridandosi con altri mezzi di comunicazione, ma anche a captare di volta in volta e in modo flessibile tendenze, gusti e comportamenti, mantenendo una relazione positiva con il suo pubblico in modo trasversale. Nonostante tutte le implicazioni che la contemporaneità comporta, la radio continua ad essere un mezzo di comunicazione destinato a durare nel tempo, un compagno fedele e amatissimo da milioni di ascoltatori in tutto il mondo.
Un flashback può essere utile per conoscere gli eventi anteriori al punto della storia radiofonica attuale. La fase storica iniziata dalla radio agli albori del secolo è giunta al termine; una nuova fase dello sviluppo di questo media è in atto, con nuovi assetti e nuove regole, nuove sfide e nuovi pionieri.
Adolfo Rinaldi
Autore, editore e giornalista, ha lavorato come speaker radiofonico per molte emittenti, locali e nazionali. Attualmente vive a Bologna e da più di 30 anni si occupa di comunicazione e pubblicità (radio, stampa, TV).
INDICE DEI CONTENUTIIntroduzione
Intervista: la radio nei ricordi Renzo Arbore
Parte Prima
La radio prima della televisione
Anni Venti – La radiofonia commerciale in America
Anni Trenta – La radio in tempo di guerra
Anni Quaranta – La guerra come nuovo genere radiofonico
Parte Seconda
Anni Cinquanta – La radio dopo la televisione
Anni Sessanta – Design innovativi e nuove collaborazioni
Anni Settanta – Oltre il monopolio: Il boom delle radio libere
Anni Ottanta – Dalle radio libere alle radio private
Anni Novanta – La legge Mammì
Parte Terza
Anni duemila – La radio dopo Internet
Format, pubblicità e sponsorizzazione in radio
Una panoramica delle principali emittenti italiane
Le voci storiche della radio in Italia
Le parole della Radio
EVVIVA LA RADIO
di Adolfo Rinaldi
Erreci Edizioni
168 pagine
brossura cucita
formato 20,7×14,5 cm
ISBN 978-88-902293-9-8
prezzo al pubblico 15 euro
Disponibile in libreria o contattando direttamente la casa editrice erreciedizionidirinaldi@gmail.com.
http://erreciedizioni.com/ |