Lettera aperta da una figlia di Messina

di Caterina D’Agostino –

Ho 90 anni. Ho lasciato Messina 39 anni fa, ma il mio cuore non l’ha mai abbandonata. In questi giorni sento una grande inquietudine: il progetto del ponte sullo Stretto, che dovrebbe unire Calabria e Sicilia, per me non è un simbolo di progresso, ma una minaccia.

Temo che questa opera gigantesca, mostruosa nella sua arroganza, possa portare distruzione, instabilità e ferite irreversibili alla nostra terra. Il mare non è solo un confine: è storia, mistero, vita.

Mi torna in mente la leggenda di Colapesce, quel ragazzo che si sacrificò per sostenere la Sicilia. Oggi chi sostiene davvero questa terra? Chi la ascolta?

Mi appello ai messinesi: alzate la voce, difendete ciò che ci appartiene. Non lasciate che un progetto calato dall’alto cancelli la nostra identità, la nostra storia, il nostro equilibrio fragile ma vero.

Non è troppo tardi per fermare ciò che non ha anima.

Con amore e speranza,
Caterina D’Agostino