Il Comitato Genitori del CCPM desidera informare famiglie, istituzioni e opinione pubblica riguardo alle più recenti vicende che hanno interessato il nostro Centro e che negli ultimi giorni hanno generato preoccupazione e numerose richieste di chiarimento.

Il 31 dicembre prossimo scadrà quella che doveva essere l’ultima proroga concessa al Centro: riteniamo inaccettabile che, a ridosso di una scadenza così rilevante, non sia stata fornita alcuna indicazione sulle decisioni già assunte o su quelle in via di definizione da parte della Regione Siciliana e da parte del Ministero.

Alla luce di tali circostanze, il Comitato ha più volte richiesto l’intervento del Ministro Schillaci per fare chiarezza e per avere un’ispezione che verificasse i dati riportati dalla Regione nei due centri di cardiochirurgia pediatrica. Non avendo ricevuto alcun riscontro, il Comitato ha richiesto, con ulteriore pec del 3 dicembre, un’udienza al ministero per capire quale sorte avrà il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo.

Le ultime dichiarazioni della UIL hanno poi instillato in noi un’ulteriore preoccupazione, in quanto ad oggi non esiste alcuna richiesta di mantenimento del centro. Le affermazioni dell’assessore Faraoni, che comunica a mezzo stampa di una prossima richiesta di proroga, continuano a generare incertezza, disagi organizzativi e un clima di tensione che ricade inevitabilmente sui bambini e sui ragazzi che frequentano il CCPM e testimoniano che, ancora una volta, non si è trovata una soluzione definitiva.

Inutile riportare come queste ultime vicende abbiano influito negativamente sulla salute mentale delle famiglie coinvolte che si ritrovano in balia dell’incertezza e della paura. Riteniamo oltremodo umiliante il silenzio perpetrato da parte del Presidente Schifani di fronte ad un reparto che da anni attende di aver riconosciuto il suo reale valore. Reparto che, nonostante tutto, continua a ricevere premi e riconoscimenti per tutti gli interventi effettuati in territorio siciliano e non.

Chiediamo con fermezza che le autorità competenti intervengano immediatamente, fornendo un pronunciamento ufficiale che riconosca il Centro e assicuri continuità e tutela ai servizi attualmente in essere. Serve chiarezza da parte delle istituzioni e non comunicati frettolosi strappati dai mezzi di informazione.

È nostro dovere rappresentare l’esigenza delle famiglie di poter programmare il proprio futuro con trasparenza e sicurezza e chiediamo che le istituzioni facciano altrettanto con responsabilità e rispetto, ribadendo che non accetteremo mai la chiusura, il depotenziamento o qualsiasi altra soluzione che sia offensiva e umiliante nei confronti del lavoro di tutto il reparto.

Come Comitato Genitori, continueremo a vigilare, a richiedere trasparenza e a rappresentare con determinazione i diritti dei nostri figli, affinché non siano mai le incertezze amministrative a mettere a rischio il loro percorso di crescita, e se questo vuol dire ricorrere a rimedi estremi, vista l’inettitudine che ci circonda, ci riserviamo di adire le vie legali, in difesa e a tutela  del diritto alle cure dei pazienti del CCPM. Perché per noi non esistono pause festive o rinvii all’anno nuovo: i nostri figli continuano ad avere bisogno di cure h24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno.

Rimaniamo a disposizione delle istituzioni solo per un confronto costruttivo e per risposte rapide e concrete.

Comitato Genitori del CCPM