Vittorio Sgarbi a Taormina per ricordare la straordinaria figura del maestro Giuseppe Cuscona

COMUNICATO STAMPA

 Taormina. Cala il sipario sull’iniziativa “La storia, la luce, i colori, l’Etna” organizzata dall’associazione culturale “Giuseppe Cuscona – Scienza, Arte e Spettacolo” all’Art-Hotel Vello d’Oro di Taormina (in collaborazione con il Medea Residence e con il patrocinio della Regione Siciliana e del Comune di Taormina). Il protagonista del secondo e ultimo appuntamento, che ha avuto luogo domenica 16 settembre nel cuore della “Perla dello Jonio”, è stato Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte ha ricordato la figura del grande artista taorminese davanti a un pubblico di altissimo livello.

“L’impresa di cui sono orgoglioso – ha spiegato Sgarbi – è la più simile allo spirito di Giuseppe Cuscona. L’inventiva del maestro taorminese non si ferma alla produzione propria e tenta due avventure, sfortunatamente entrambe con epiloghi un po’ amari. La prima è la produzione di mattonelle in ceramica, quindi l’arte applicata, la necessità di dare all’architettura la bellezza e il colore delle ceramiche di Caltagirone, Burgio e S. Stefano di Camastra, che rappresentano il collegamento tra un artista colto e il mondo siciliano delle arti applicate. Ma la ditta che gli fornisce i forni gli consegna macchinari difettosi ed è per lui un duro colpo, visto che lì aveva investito tutti i suoi risparmi. La seconda, e siamo arrivati al tema del Vello d’Oro, è la realizzazione di una scuola di convitto di specializzazione per la lavorazione della ceramica. In Giuseppe Cuscona c’era l’idea di trasmettere il suo sapere e la sua conoscenza a degli allievi. Lui nasce nel 1910 e muore giovane, nel 1974, quindi in quel momento era nel fuoco della maturità. Inizialmente, incoraggiato da alcuni colloqui alla Provincia e alla Regione Siciliana, propone l’insegnamento a grandi nomi come Corrado Cagli e ne riceve l’adesione. Riceve inoltre anche un cospicuo numero di richieste di ammissione ai corsi. Ma, arrivato al dunque, Provincia e Regione si ritirano dal progetto, adducendo futili e umilianti ragioni. Questo è vero ed è triste e crea difficoltà a una persona che ha entusiasmo. La Sicilia, si sa, è una terra difficile e coloro che la amano non ne disconoscono gli atavici difetti. In Sicilia le naturali resistenze ai nuovi progetti si trasformano in muri di pietre a secco, quindi tu vieni improvvisamente isolato. Giuseppe Cuscona desiste, ma si ritrova già parzialmente realizzato il nuovo edificio della sua proprietà al centro di Taormina, l’edificio che doveva servire a ospitare gli alloggi dei fortunati studenti nonché le aule della scuola. Cosa farne adesso? Nascono così, grazie a un no dei burocrati, le fondamenta dell’Hotel Vello d’Oro. Questo albergo, quindi, è una scuola mancata. L’intuizione di deviare verso l’accoglienza privata non toglie però a Cuscona altre brillanti idee. Quello che il cemento armato produce nella visione, può essere attenuato dall’intelligenza di un colore formidabile del fuoco della ceramica che è nelle corde del maestro. Di fronte a questa sua esperienza possiamo dire che lui è l’ultimo degli artisti totali, che non pensa alla sua sofferenza individuale ma vuole occupare il mondo e diffondere la bellezza nel mondo, arredare gli spazi con ceramiche, colori, bellezze e luce. Questo è il suo merito che, raro nel Novecento, lo pone tra gli artisti che da questo momento in avanti sarà importante ricordare”.

Durante la serata del 16 settembre, si sono esibiti diversi artisti: il chitarrista Jakob Fischer e gli attori Elio Crifò, Annalisa Picconi, Valentina Martino Ghiglia e Francesca Romana Miceli. Nell’occasione è stata presentata l’opera “Pancrazio” che il gruppo danese “Gyrr” ha voluto dedicare al maestro Giuseppe Cuscona.

L’inaugurazione dell’evento era avvenuta il 12 settembre, con la meravigliosa mostra personale di Aykut Saribas e con la straordinaria performance delle due bravissime attrici Anna Misiti e Annamaria Raccuja, che hanno condotto il pubblico dalla hall dell’Art-Hotel Vello d’Oro, alle sale delle architetture in ceramica del maestro Cuscona, fino agli spazi che ospitano la mostra del gruppo danese “Gyrr”.

Grande soddisfazione è stata espressa da Maria Cuscona (presidente dell’associazione organizzatrice della manifestazione) e da Tamako Sakiko Chemi (coordinatrice delle iniziative).

 

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